Parole sante.

“Com’è la tua mamma Pietro?”

“La mamma è matta!”

Avrà un suggeritore, no?

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La vita, l’amore, le vacche?

P: “Comunqueeeee….è dificcile, mamma!”

Così. Dal niente.

Che mi legga nel pensiero?

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Truzzi si nasce?

No, no. Si diventa.

A 34 anni forse è un po’ tardino, ma uno strappo alla regola si può fare no?Almeno per una notte….

Lunedì 1 giugno, ore 22.00.

Tre over-thirty se ne stanno in fila sotto la pioggia, in attesa di essere ammesse nelle sale del Cocoricò di Riccione e godere del loro preziosissimo biglietto del valore di euri 40.

Io al Cocco (ormai sono in confidenza) non c’ero mai stata neanche 20 anni fa, quando avevo l’età giusta ed era la discoteca più In del momento. Una prima volta và fatta col botto, quindi i Chemical Brothers in consolle per festeggiare il ventennio di apertura mi sembravano una buona occasione.

Infatti. Almeno altre 10.000 persone devono averlo pensato…

Giuro che non credevo sarei riuscita a ballare del Tunze Tunze fino alle 5 del mattino, spiaccicata in mezzo ad un’orda scatenata di sudatissimi under-non-so-cosa , ma di sicuro under-thirty. E da sobria, che a me di pagare una birra 10 euro mi pareva proprio un furto. Poi per ubriacarmi me ne sarei dovuta bere almeno 18, che con i tortellini pasticciati della zia nello stomaco…

Vabbè.

Comunque ci siamo divertite, anche solo a perderci. Che lì esci da una parte e non si capisce dove cavolo rientri. La prossima volta pretendo una piantina all’ingresso e un audioguida come quando vai al British Museum: ora sei qui sotto le luci della piramide, ma se ti sta per venire un infarto, puoi uscire a destra e andarti a rilassare nei cessi, dove verrai intrattenuta dal dj  XX (apparentemente donna) per stasera nei panni di Barbara D’Urso.

La serata si è conclusa verso le 5, quando a me è venuto il colpo della strega e a Mg il ginocchio della lavandaia e ci siamo a fatica trascinate fuori la terza, mia cugina Mara, neo-single e festeggiata del giorno, che continuava a scossare il culo anche nel parcheggio urlando “Adesso tutti al Classic!!”.

Eh già, che lo san tutti che si deve fare l’afterhour al Classic. Persino il tassista Paolo, che gira tutta notte tra le colline di Riccione per andare a ripescare gli adolescenti che escono all’alba dalle discoteche. Che poi lo chiamano, salgono su un altro taxi, lui arriva su e non trova nessuno e s’incazza. Con  Mara si è raccomandato fino allo sfinimento quando gli ha telefonato per venirci a raccattare. “Sì, sì, Paolo, sta tranquillo! Non ci sbagliamo…siamo sanissime!”

Io, veramente, piegata a mezzo dal mal di schiena, tanto sana non mi sentivo…

Ma inutile negarlo, non c’ho mica più 20 anni.

E l’ho capito anche mentre eravamo nel giardino a fumare e un ragazzo mi si è avvicinato “Scusa avresti mica…” Dio mio adesso questo cosa vorrà, una cartina, un filtro,un laccio emostatico, un ecstasy…

“…un fazzoletto?” Evidentemente la droga è più facile da trovare dei fazzoletti da naso.Io sgrano gli occhi e tutta soddisfatta apro la mia borsa che contiene 10 pacchetti di fazzoletti, che son mamma e c’ho un raffreddore da cavallo. “Grandissima!Grazie,grazie!”.

Ah, son soddisfazioni!!

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