Ieri a bordo della mia Scassona si và a pranzo dai nonni.
La mia macchina suscita sempre grande indignazione fra i miei familiari. Che poi non si capisce il perchè, visto che dato lo stato del nostro parco macchine, arrivando nel giardino dei miei genitori pare di stare nel piazzale di uno sfascicarrozze.
Mio padre ha girato per un mese con della plastica tenuta su da dello scotch al posto di un finestrino perchè si è rifatto la fiancata contro un palo. Non abbiamo capito bene come.
Ma il mio fanale destro rotto – peraltro spaccatomi a Bologna qualche settimana fa da un furtivo e imbranato parcheggiatore notturno – non si può proprio sopportare!
“Ma portala alla ford!”
“..no, scusa, e perchè alla ford che è una fiat??”
“Ah,già…allora alla fiat”
“Ma non so neanche dov’è la concessionaria…e non c’ho tempo…”
“Allora te lo vado a comprare io e poi lo montiamo…”
“Beh, allora non è così urgente che se devo aspettare te…”
“Sgrunt!Dammi il libretto delle istruzioni!”
“Ma no che poi me lo perdi, come al solito!”
“Io non perdo niente, dammi qua…”
“E va bene…”
Ecco come và a finire:
Tra circa sei mesi, dopo almeno due che avrò finito l’acqua nel tergicristallo e il mio parabrezza sarà una pellicola di fango, cercherò il libretto delle istruzioni della macchina per sapere in quale diavolo di buco và infilata l’acqua, che c’è poco da fare, quei tappi per me son tutti uguali. Ma il libretto non lo troverò e non mi verrà neanche minimamente il dubbio che possa averlo mio padre, che lo avrà appoggiato nel fondo fondissimo della sua auto o sulla sua scrivania in attesa di avere un attimo di tempo per andare a comprare il fanale rotto della scassona di sua figlia. E poi se n’è dimenticato…
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