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Posts Tagged ‘raccolta differenziata’

In casa mia non si butta mai via niente.
Forse è una tara di famiglia e chi ha avuto l’onore/orrore di entrare nello studio di mio padre sa cosa intendo.
Più che lo studio di un ingegnere sembra il magazzino di un robivecchi: carcasse di computer e “pezzi” di materiale elttronico, piccoli elttrodomestici, orologi e oggetti di varia natura si sono accumulati nel tempo in attesa di essere ispezionati dal nonno smanettone ed eventualmente riparati.
La prassi è sempre la stessa: “appoggialo lì che POI ci guardo” oppure “lo metto lì che prima o POI può servire”.

Il problema stà in quel POI. E’ un’unità di tempo un po’ vaga, soggetta a dilatazioni incontrollabili. E finisce quasi sempre per trasformarsi in MAI. (salvo casi eccezionali)

Stamattina presa da un ‘attacco incontrollabile di “DESIDERIO DI ORDINE E PULIZIA” ho fatto incetta di tutti gli oggetti elettrici che ormai inutilizzabili non mi decido mai a buttare. Di solito finiscono nelle mani del Pietrosauro per evitare che utilizzi quelli funzionanti. Il piccolo ricettatore aveva così accumulato: 1 microonde, 1 telefono cordless, 1 ferro da stiro, 2 cellulari.
Ho insaccato il tutto e sono andata alla vicina stazione ecologica dove si occupano dello smaltimento di questi rifiuti un po’ particolari.
-Non vi dico il mio stupore nel ritrovarmi in coda per entrare. Sarà forse per lo sconto sulla tassa per la raccolta rifiuti?Sarà che stiamo diventando davvero un popolo civile? Non lo so. Fatto sta che c’era un sacco di gente e a sentire l’mpiegato c’è n’è sempre tanta.Bene! Ora, a me che sono sempre un po’ maligna, mi si insinua inevitabilmente nella testa questa domanda: questa benedetta raccolta differenziata andrà davvero a buon fine o gli sforzi dei singoli cittadini finiscono in un gigante bidone indifferenziato?-

Anyway. Scendo dalla macchina e mi ritrovo di fronte ad uno scenario di incredibile familiarità: contenitori zeppi di monitor, case di pc, microonde, televisori, videoregistratori, ferri da stiro, frullatori e qualsiasi oggetto di pseudo-utilità domestica la tecnologia abbia messo a nostra disposizione.
Mi sono trattenuta dall’istinto irrefrenabile di lanciarmi nei cassoni alla ricerca di qualcosa magari ancora funzionante con una piccola aggiustatina, ho consegnato le mie cianfrusaglie (a parte un cellulare..ho pensato che poi forse cambiando il display…) con la faccia da cane bastonato e un po’ commossa me ne sono andata.

Chissà se mio padre è mai stato alla stazione ecologica. No, non sarebbe più tornato a casa…

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